Domande frequenti

Quali e quante prove vanno effettuate per la verifica di costruzioni esistenti in acciaio?

Al paragrafo C8.5.4.2 della circolare n° 7 del 21/01/2019, sono elencati i livelli di prova, per la verifica delle proprietà dei materiali, che possono essere raggiunti nel caso di costruzioni esistenti in acciaio.

(Tabella C8.5.VI) Le quantità di prove da effettuare sono così prescritte (per ogni tipo di elemento primario: trave, pilastro…):

- “Verifiche limitate: 1 provino di acciaio per piano dell’edificio, 1 campione di bullone o chiodo per piano dell’edificio”
- “Verifiche estese: 2 provini di acciaio per piano dell’edificio, 2 campioni di bullone o chiodo per piano dell’edificio”
- “Verifiche esaustive: 3 provini di acciaio per piano dell’edificio, 3 campioni di bullone o chiodo per piano dell’edificio”

A fine paragrafo ci sono delle “Note esplicative alla tabella C8.5.VI”:

- (a) Nel controllo del raggiungimento delle percentuali di elementi indagati ai fini del rilievo dei dettagli costruttivi si tiene conto delle eventuali situazioni ripetitive, che consentano di estendere ad una più ampia percentuale i controlli effettuati su alcuni elementi strutturali facenti parte di una serie con evidenti caratteristiche di ripetibilità, per geometria e ruolo uguali nello schema strutturale.

- (b) Le prove sugli acciai sono finalizzate all’identificazione della classe dell’acciaio utilizzata con riferimento alla normativa vigente all’epoca di costruzione. Ai fini del raggiungimento del numero di prove sull’acciaio necessario per acquisire il livello di conoscenza desiderato e opportuno tener conto dei diametri (nelle strutture in c.a.) o dei profili (nelle strutture in acciaio) di più diffuso impiego negli elementi principali, con esclusione delle staffe.

- (c) Ai fini delle prove sui materiali e consentito sostituire alcune prove distruttive, non più del 50%, con almeno il triplo di prove non distruttive, singole o combinate, tarate su quelle distruttive.

- (d) Il numero di provini riportato nelle tabelle C8.5.V e C8.5.VI può esser variato, in aumento o in diminuzione, in relazione alle caratteristiche di omogeneità del materiale. Nel caso del calcestruzzo in opera, tali caratteristiche sono spesso legate alle modalità costruttive tipiche dell’epoca di costruzione e del tipo di manufatto, di cui occorrerà tener conto nel pianificare l’indagine. Sara opportuno, in tal senso, prevedere l’effettuazione di una seconda campagna di prove integrative, nel caso in cui i risultati della prima risultino fortemente disomogenei.

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